martedì 6 dicembre 2011

Intervista SanteramoLive a Domenico Conversa

Riportiamo l'intervista pubblicata su SanteramoLive a cura di Nicola Gatti:

Come nasce l'alleanza tra il PD,SEL ed IDV?

Nasce prima di tutto dall’esigenza di unire il centro-sinistra santermano. Dopo la condivisione di momenti di opposizione durante la fallimentare amministrazione di centro-destra abbiamo deciso di mettere insieme le nostre forze e cercare di dar vita ad un collettivo il più possibile omogeneo e coeso nella programmazione politica.


Avevate annunciato, con un comunicato stampa di metà Settembre, che avreste fatto ricorso alle Primarie per selezionare il vostro candidato Sindaco. Come mai non si sono disputate?Avete trovato una candidatura soddisfacente alle aspettative dei vostri 3 partiti?

Stiamo cercando di individuare il futuro candidato sindaco attraverso un percorso di condivisione per un totale e reale rinnovamento della classe dirigente locale. Le primarie potrebbero essere una probabile soluzione, ma non sono per noi (di SEL ndr) indispensabili.


Sel sta per Sinistra Ecologia e Libertà. Riprendendo una celebre scena di un film di Nanni Moretti ti chiedo: Conversa di qualcosa di sinistra.

Nel capitolo 25 del libro biblico del Levitico Dio dice chiaramente al suo popolo che la terra è sua e che chi ha accumulato ricchezze, coltivando la terra, ogni 50 anni deve ridividerle fra tutto il popolo. Oggi non devono aver dato molta retta a Dio i suoi seguaci.


Recentemente il Sel ha focalizzato molto la propria azione su due temi principali: i parcheggi da voi ritenuti illegittimi e la mancanza di un piano aggiornato del traffico. Spiegaci perchè avete focalizzato la questione su queste tematiche e cosa proponete dettagliatamente. Saranno proposte che saranno inserite nel prossimo vostro programma elettorale?

Santeramo non ha un piano del traffico, la circolazione dei veicoli è lasciata alla libera interpretazione di ogni singolo cittadino. Quando poi, per esempio, vengono dipinte le c.d. strisce blu dei parcheggi in prossimità di un incrocio dando la possibilità a chiunque di parcheggiare senza rispettare la distanza dallo stesso incrocio così come previsto dal CdS, anche l’Amministrazione comunale liberalizza l’illecito. A Santeramo non è concesso parlare di zone pedonali perché i commercianti di queste ipotetiche zone interessate si strapperebbero le vesti perché preoccupati di perdere la clientela. Un organico ed armonico piano del traffico che regolarizzi e rinnovi la segnaletica, i sensi unici, i parcheggi il tutto in un’ottica di insieme significa tanto per Santeramo. In questa maniera forse un giorno riusciremo ad avere anche noi la nostra bella strada pedonale, lastricata di chianche, piena di negozi capace di invitare ed attirare tanti forestieri. Anche l’immagine di un paese è importante per lo sviluppo dell’economia.


Questione Biomasse. Come forze politiche della nascente coalizione di centrosinistra avete preso una netta posizione circa l'installazione dell'impianto qui a Santeramo. Come pensi che andrà a finire la questione?
Oggettivamente quali reputi siano le colpe, se di colpe si tratta, della politica locale nella questione biomasse?

La questione relativa alla realizzazione della tanto discussa centrale a biomassa in agro di Santeramo in Colle ha risvegliato la nostra comunità dal tiepido torpore di un immobilismo quasi borbonico spalancando le finestre al fresco pungente della cittadinanza attiva. Questo è già accaduto in alcuni brevi frangenti della vita comunitaria locale, da ultimo durante gli scorsi referendum abrogativi. Oggi la politica, i partiti, devono fermarsi, prendere consapevolezza di ciò e ascoltare ed aiutare questo percorso di partecipazione democratica gettando via ogni protagonismo e strumentalizzazione. Anzi è necessario che il protagonismo dei comitati spontanei, delle associazioni e di ogni singolo cittadino non si fermi solo dinanzi ad un singolo problema ma si trasformi in un fiume in piena: una presa di coscienza e di responsabilità verso ogni aspetto della vita amministrativa locale. Oggi i partiti sono integralmente assorbiti dal raggiungimento dell’obbiettivo della rappresentanza istituzionale cercando di posizionarsi nello schieramento che probabilmente ottenga il maggior numero di voti. Mi chiedo, ma la politica è solo stare nelle istituzioni?


Quale è la tua opinione sul Governo Monti tenendo presente che il Presidente del tuo partito, il Presidente della Regione Nichi Vendola, ha da subito manifestato di non essere favorevole nell'accettare questo governo tecnico?

Relativamente al neoeletto Governo Monti preciso innanzitutto che almeno in apparenza dovrebbe perlomeno ridare credibilità e sicurezza all’Italia in campo internazionale considerata la competenza tecnica di ogni singolo ministro dopo la lunghissima parentesi “pornografica” di Berlusconi. Entrando nel merito e nella sostanza ritengo che oggi nessun governo politico o tecnico dell’occidente abbia la voglia di mettere in discussione seriamente l’attuale sistema economico basato sullo sfruttamento delle risorse, per giunta limitate, e sull’accumulazione delle ricchezze nelle mani di pochi. Spero almeno che il Governo Monti elimini dal bilancio dello Stato almeno due grandi opere completamente inutili: il ponte sullo stretto e la Tav. Ci saranno almeno 20 miliardi di € a disposizione per la collettività.


Ascoltando la tua lunga digressione fatta in occasione della presentazione ufficiale della vostra coalizione hai parlato della globalizzazione finanziaria, della crisi economica nella quale ora stiamo vivendo e della crisi del settore del mobile imbottito. Recentemente avrai anche visto il servizio in tv della trasmissione "Le Iene". Buona parte del servizio televisivo parlava dei "deserti produttivi" e in questi veniva anche inserito Santeramo. Quale pensi possa essere una ricetta per consentire a questo territorio di riemergere? Come valuti le parole di Pasquale Natuzzi su quello che lui chiama il "Business della Cassa integrazione"?

Oggi il mobile imbottito può ancora avere un ruolo ed un senso all’interno del nostro territorio se si punta sulla qualità e sull’innovazione, chiamiamolo pure polo d’eccellenza, ma dobbiamo ad ogni costo tranciare il cordone ombelicale che vede il nostro tessuto economico ancorato al mobile imbottito. E poi vorrei dire qualcosa sulla cassa integrazione. Sicuramente è essenziale un ammortizzatore sociale che accompagni i lavoratori verso altre prospettive lavorative. Oggi, incredibilmente però, la cassa integrazione è diventata l’ambizione di migliaia di persone, alimenta il lavoro nero ed indebolisce la creatività imprenditoriale in barba all’art. 1 della Carta Costituzionale “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”. I Natuzziani forse sono gli unici lavoratori d’Italia che non protestano e non si organizzano sindacalmente nonostante ogni anno ci sia l’annuncio della Natuzzi di altri esuberi e di altrettanta cassa integrazione a zero ore. A Santeramo sembra davvero che il tempo si sia fermato!


Sempre ascoltando il tuo intervento alla presentazione della coalizione hai puntato fortemente il dito contro la "cattiva politica" e del clientelismo. Nell'epoca attuale fortemente permeata da massicce dosi di antipolitica e di sfiducia verso il sistema come la politica stessa può rispondere a questo malvezzo?

A Santeramo, così come nel resto d’Italia, la società si è trasformata in una grande corte: servilismo, adulazione. Questo sistema ha plasmato il costume diffondendo ovunque la mentalità servile. La gente non cerca più le istituzioni per la soddisfazione dei propri diritti, ma le persone. Persone che in apparenza elargiscono favori ma che sottilmente alimentano i bisogni e l’ignoranza. E’ triste scoprire che migliaia di persone trascorrono la loro esistenza incolonnate in copiose greggi condotte al pascolo da insipienti pastori e dai loro ringhianti mastini, ruminando tranquille godendosi la loro narcotizzante condizione di beata inconsapevolezza. E’ urgente e vitale che i santermani riscoprono, o imparino, il mestiere di cittadini! Sin quando, però, il voto rimarrà una merce di scambio, la politica sarà la sua inevitabile espressione.


Sempre in quell'intervento parlavi dell'importanza di essere non tanto "sommatoria di persone quanto sommatoria di idee". Quali sono dunque le idee che vi accomunano come coalizione?

Rinnovamento e contenuto morale. Idee che fanno da cornice ad un più specifico disegno programmatico.


Nel corso di quella conferenza pubblica annunciavate di essere in procinto di organizzare un pubblico incontro sull'urbanistica e le residenze sociali. Sentite molto questo tema? Quando avrà luogo questo appuntamento?

Durante la conferenza pubblica abbiamo annunciato che organizzeremo più eventi tematici aperti a tutti i cittadini. Non è stato possibile realizzarli sino ad oggi perché è da pochissimo che il commissario Dott. Marani ha concesso a tutti i partiti la possibilità di utilizzare la sala del cenacolo, prima nessuna sala pubblica era disponibile. Il tema dell’urbanistica mi interessa particolarmente in quanto nel lessico politico comune è sinonimo di spartizione e interesse privato. Mentre io vorrei affiancare la parola “partecipazione”. La partecipazione alla pianificazione urbanistica deve orientare le scelte del nostro comune. Basta con la partitocrazia che ha sempre governato le scelte urbanistiche così come ha fatto la scorsa giunta di centro-destra. L’intento è organizzare tante assemblee cittadine, tante consultazioni popolari per costruire un volto nuovo di Santeramo.


Recentemente a mezzo stampa si è appresa la notizia del "Patto federativo" tra il SEL e la lista "La Puglia per Vendola" che ha appoggiato la ricandidatura di Nichi Vendola alla Regione. Sempre a mezzo stampa si legge che lo stesso patto vigente a livello regionale potrà essere riproposto anche a livello comunale e provinciale. Tra i vari candidati di quella lista alle Elezioni Regionali 2010 c'era anche il santermano Vito Zeverino, attuale consigliere provinciale. Possiamo dunque immaginare che in virtù di questo accordo il Sel e Vito Zeverino vadano a braccetto e che, magari, lo stesso possa anche candidarsi alle annunciate primarie?

Non abbiamo più notizia del movimento la“La Puglia per Vendola” dalle elezioni regionali 2010; non un comunicato stampa, né un’adesione in Consiglio comunale durante l’Amministrazione Lillo. “factum infectum fieri non potest” (ciò che è fatto, è fatto ndr)!


La prossima primavera si vota. Cosa ti aspetti che dicano le urne?Sicuro di vincere?
Si vince solo quando si governa bene per 5 anni consecutivi. Spero solo che sia una competizione elettorale con tante nuove idee e con un costruttivo confronto politico.


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