Stamattina c'è stata la manifetazione del comitato per il no alla centrale a biomasse con sit-in davanti al palazzo comunale.
Il commissario Marani ha ricevuto una folta delegazione del comitato ascoltandone le ragioni, mettendosi a disposizione ma di fatto riservandosi ancora la possibilità di firmare non vedendo motivazioni amministative (o buracratiche) che possano giustificare uno stop dell'iter. Ma la vita dei cittadini non è burocrazia e per noi di motivazioni ragionevoli e politiche per mettere almeno in pausa il procedimento ce ne sono più che a sufficienza. Quindi occorre moltiplicare gli sforzi e non mollare.
Rimandiamo alle pagine
facebook e
web del comitato per uno resoconto (anche fotografico) della giornata.
Nel frattempo anche le forze di centrosinistra di Altamura sono uscite con un documento unitario sull'argomento che di seguito riportiamo:
"Le forze politiche del centro sinistra di Altamura: SEL, PD, IDV, RIF. COMUNISTA, la Lista PIGLIONICA e il movimento cittadino ARIA FRESCA , in merito alla procedura avviata dal comune di Santeramo, attualmente commissariato, con cui si approvano gli schemi di convenzione dell’atto di impegno per l’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica, alimentato da fonte rinnovabile (biomasse) della potenza di 10 MW, da realizzarsi nel territorio del comune di Santeramo in Colle, premesso che:
- Il procedimento regionale di autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio di una centrale c.d. a biomasse è giunto nella sua fase conclusiva;
- il procedimento non ha avuto nessun momento di condivisione e di partecipazione con la cittadinanza dei territori interessati;
- la centrale a biomasse che la società ORP Srl intende realizzare a Santeramo è di 10MW e vi è il rischio di una sua conversione e alimentazione con altri combustibili;
- le dimensioni dell’impianto potrebbero avere delle ricadute economiche, sociali e ambientali di notevole impatto sul territorio locale;
- la documentazione presentata dalla ORP sul materiale indicato come combustibile per la centrale è ancora oggi poco chiara e suscita non poche perplessità;
- anche secondo lo “Studio di valorizzazione energetica di biomassa agroforestali nella Regione Puglia” mette in dubbio il rispetto della c.d. filiera corta da parte della ORP Srl;
- nel raggio di soli 100 Km , nella zona Montenfungale, ci sono altre centrali a biomassa realizzate e da realizzare che rendono anche più esigue il materiale da utilizzare dalla ORP Srl;
- un impianto a biomassa, seppur nel pieno delle norme vigenti, è sinonimo di inquinamento e cha va sommarsi all’attuale situazione atmosferica già compromessa dalle emissioni prodotte da camino e da traffico veicolare indotto (ossidi di azoto, polveri fini pm10 ed ultra fini 2,5pm) peggiora la qualità del suolo e dei prodotti agricoli con ricadute di composti organici persistenti (diossine, furani, idrocarburi policiclici) e metalli pensati;
- le centrali a biomassa non appaiono oggi come l’unica soluzione obbligatoria alla base di una strategia di sviluppo per il nostro territorio;
Chiedono
una moratoria del procedimento amministrativo al fine di coinvolgere maggiormente l’intera cittadinanza e di verificare le reali ed attuali ricadute ambientali e sanitarie dell’impianto in oggetto.
Altamura, 17/11/2011
SEL-PD-IDV-RIF. COMUNISTA- Mov. Citt. ARIA FRESCA- LISTA PIGLIONICA"