La vita degli automobilisti italiani si trasforma sempre di più in un costoso percorso ad ostacoli: caro petrolio, tariffe RCA sempre più salate, tasse di proprietà e l’annoso problema dei parcheggi a pagamento sono le prove da superare. Proprio su quest’ultimo argomento, ovvero
i parcheggi a pagamento, ci vogliamo soffermare, in quanto problema che potrebbe essere agevolmente risolto
perché di diretta competenza degli uffici comunali.
L’estensione abnorme delle zone di parcheggio a pagamento delimitate dalle “linee blu” è fenomeno che oramai dilaga in quasi tutti i comuni italiani, la necessità di far fronte alle carenze di cassa dei bilanci comunali è un fattore che stimola il proliferare di queste aree, ma tutto ciò non deve andare oltre le regole del buon senso e del codice della strada. Numerose, infatti, risultano essere le situazioni che hanno del paradossale: residenti costretti a parcheggiare le proprie auto lontano da casa alla ricerca di parcheggi liberi, oppure residenti che sono costretti a pagare il posteggio sotto casa solo perché abitano per le vie centrali del paese zone solitamente totalmente “blu”. L’articolo 7 del codice della strada, rubricato “Regolamentazione della circolazione nei centri abitati” al c. 6 statuisce per ciò che concerne i parcheggi, che: ” Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico.”
Secondo il dettato normativo, quindi, per essere a norma di legge un parcheggio dev’essere ubicato al di fuori della carreggiata, conseguentemente non tra un marciapiede e l’altro e quantomeno non deve ostacolare l’agevole scorrimento del traffico. A Santeramo situazioni patologiche di questo genere non sono rare da constatare, basti pensare alla zona antistante il Municipio, ove addirittura entrambi i lati della carreggiata sono occupati da parcheggi a pagamento. In questi casi contra legem il comune non potrebbe richiedere il pagamento di alcuna tariffa e ove l’automobilista opponga il rifiuto al pagamento della sanzione non potrà esservi nemmeno l’irrogazione di una sanzione, dato che quella sanzione sarà stata irrogata in forza di un provvedimento, quello istitutivo del parcheggio a pagamento, che ab initio era contro la legge.
Noi di Sinistra Ecologia e Libertà Santeramo chiediamo, quindi, al Commissario Prefettizio di eliminare i numerosi posteggi a pagamento illegali presenti nel centro abitato di Santeramo.
Consigliandovi sempre l’uso del buon senso e del senso civico e quindi il pagamento del parcheggio ove regolarmente predisposto,
è giusto che i cittadini sappiano che qualora multati si può sempre opporre ricorso, ove si ritenga che il parcheggio non sia regolare. A sostegno di quanto detto, v’è un importante sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la numero 116 del 9 gennaio 2007 che dispone: “
sono nulle le multe irrogate agli automobilisti che parcheggiano nelle aree a pagamento, se vicino quelle zone a pagamento non sia stato predisposto un adeguato numero di parcheggi liberi”. Concludendo il nostro monito se ci si dovesse trovare in situazioni in cui vi siano solo parcheggi a pagamento e se per giunta vi è stata anche elevata una multa, vi consigliamo vivamente di ricorrere al Giudice di Pace per ottenere la nullità e conseguentemente l’inefficacia della sanzione comminatavi.
Per ricorrere al Giudice di pace NON sarà necessario il patrocinio di un avvocato, occorrerà solamente citare la sentenza di cui sopra appellandosi al Giudice di Pace del luogo in cui si è stai multati, dimostrando che luoghi alternativi di parcheggio libero erano assenti nelle adiacenze del parcheggio a pagamento ove si è stati multati.
L'immagine di apertura è presa dal blog del Pd-bellaria, quella di chiusura è a Taranto presa dal sito citycool