venerdì 16 luglio 2010

Ventricelli sul piano di rientro del decifit sanitario

-Mitigare i disagi sociali del Piano di rientro. 
-Completare e/o realizzare le strutture poliambulatorie e di medicina territoriale necessarie.
-Accellerare i lavori di completamento del nuovo ospedale della Murgia.
-Attivare subito un tavolo tecnico sull’iter del completamento.

La predisposizione del Piano di rientro di 444 milioni di euro imposto dal Governo nazionale Berlusconi alla Regione Puglia pone la necessità di individuare delle misure straordinarie di mitigazione sociale per la popolazione pugliese che si troverà privata di alcune strutture ospedaliere che seppur con limiti e sprechi hanno riposto alla loro domanda di salute.
E necessario completare e/o realizzare quelle strutture poliambulatorie e di medicina territoriale che possono attutire l’impatto di alcune chiusure. Per il bacino della murgia occorre che la direzione generale della ASL BA in stretto collegamento con l’assessorato alla Salute regionale,tenendo conto delle preventivate chiusure, acceleri il più possibile l’attivazione del nuovo ospedale della murgia “F. Perinei” e consenta l’allocazione, sia pure non completa di reparti provenienti da Gravina, Santeramo e Grumo.
In questi pochi mesi che ci separano dalla consegna del nuovo ospedale, con la duttilità necessaria è possibile attenuare i disagi sociali che una drastica chiusura provocherebbe ad una popolazione di oltre 200.000 abitanti.
Questa operazione sarebbe inoltre compatibile con i tempi previsti per il piano di rientro dal deficit.
In questa ottica sarebbe opportuno che l’assessore Fiore attivasse al più presto un tavolo tecnico con i sindaci del bacino e la direzione generale della ASL BA.

Michele Ventricelli
Consigliere Regione Puglia
Sinistra ecologia libertà